Celli pieni abruzzesi

Celli pieni abruzzesi

I Celli pieni abruzzesi sono dei deliziosi biscotti ripieni di confettura d’uva, tipici della regione Abruzzo. La sfoglia che li avvolge è a base di farina, vino e olio e la consistenza è delicata e friabile.  Sono un dolce antico che si prepara con la scrucchiata, una marmellata ottenuta dalla cottura dell’uva Montepulciano, senza eliminare la buccia. Il nome deriva dal dialettale uccelli ripieni, perché la forma data a questi biscotti era appunto di piccoli uccelli. Attualmente c’è l’usanza di unire i bordi per formare una sorta di tarallo, ma nella ricetta antica le punte della mezzaluna venivano modellate velocemente con le mani, per dare forma alla coda e la testa del volatile.

Questi dolcetti sono davvero facili da realizzare e la loro bontà dipende naturalmente dalla qualità della confettura. Potete utilizzarne una auto-prodotta, o acquistarla in negozio, avendo cura di sceglierne una artigianale. Se trovate la scrucchiata originale, sarebbe il massimo.
Mi è venuto in mente di preparare i celli pieni perché questo autunno ho fatto una quantità industriale di confettura d’uva. E’ favolosa sul pane e sulle fette biscottate, ma mi incuriosiva impiegarla anche come ingrediente. E i dolci tradizionali che la prevedono sono davvero tanti.

Celli ripieni
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Celli pieni abruzzesi

Ingredienti per circa 30 dolcetti

Per l’impasto
250 g di farina di grano tenero tipo 00
80 ml di vino bianco secco
60 ml di olio extravergine di oliva
15 g di zucchero
Per il ripieno
250 g di confettura d’uva (o scrucchiata)
60 g di mandorle pelate
Se necessario: biscotti secchi frantumati o pane grattugiato
Zucchero per guarnire

Occorrente: mattarello e un tagliapasta diametro 8 cm

Celli ripieni abruzzesi
Versate il vino in un pentolino, portate a bollore a fiamma bassa, unitevi lo zucchero e fatelo sciogliere. Quindi spegnete, fate freddare, poi aggiungete l’olio e mescolate sino a rendere il composto omogeneo. Unite la farina a pioggia, mescolando in continuazione, e incorporatela completamente. Valutate se è sufficiente ad ottenere un impasto molto morbido, ma lavorabile, altrimenti aggiungetene qualche cucchiaio. Coprite il tegame e fate riposare la pasta per circa 30 minuti.

Nel frattempo, preparate la farcitura. Mettete le mandorle in una teglia larga e dai bordi bassi e fatele tostare nel forno precedentemente riscaldato a 180°. Quando saranno dorate su tutta la superficie, sfornate e fate freddare, dopo di che tritatele al mortaio o nel tritatutto.
Mettete in una ciotola la farina di mandorle ottenuta, aggiungete la confettura e mescolate, valutate la consistenza, che dovrà essere abbastanza soda da poter farcire i dolcetti. Eventualmente asciugatela con un po’ con pane grattugiato o biscotti secchi tritati.

Per la preparazione della sfoglia potete procedere come vi risulta più comodo, tenendo però presente che va stesa con il mattarello e non con la sfogliatrice. Potete stendere un grande rettangolo e ricavarne dei dischi, oppure seguite il metodo semplicissimo che vi illustro di seguito.

Formatura e cottura

Infarinate la spianatoia e posatevi la pasta, stendetene un pezzo per volta con il mattarello e ricavatene delle strisce. Con l’aiuto di un cucchiaino fate dei mucchietti di ripieno, distanziandoli tra loro. Ripiegate la pasta su sé stessa e con le dita premete per sigillare bene attorno al ripieno. Quindi tagliate delle mezzelune con una rotella o con un cerchio tagliapasta.
Ora prendete ciascuna mezzaluna e unite i due bordi. Se avete dimestichezza con la formatura dei taralli, utilizzate un metodo simile, infilando la punta del dito tra i due bordi di chiusura, per creare un’asola.

Foderata una placca con carta da forno e posatevi i celli pieni, non serve distanziarli troppo, perché in cottura non crescono. Cuoceteli per circa 20/30 minuti in forno preriscaldato a 170°, valutando la temperatura e i tempi anche in base alle caratteristiche del vostro apparecchio.
Sfornateli quando la pasta sarà ben cotta e soda, non è necessario che scurisca. Fateli freddare su una gratella, poi cospargeteli di zucchero a velo e servite.
Celli pieni abruzzesi
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