
Le frittelle di zucchine e piselli mi ricordano l’infanzia, mia madre le faceva spesso in estate, appena arrivavano le zucchine e i piselli dell’orto. Quando si metteva davanti al padellone colmo d’olio e friggeva le frittelle, era una festa, perché al contrario della maggior parte dei bambini, adoravo le verdure e ovviamente adoravo le frittelle.
Mia madre le faceva con lievito di birra, io spesso le faccio con lievito istantaneo, soprattutto se decido di prepararle solo all’ultimo minuto. Fatte in questo modo vengono ben cotte all’interno e gonfie, buone anche tiepide, anche se appena fatte sono strepitose e morbidissime.
Prepariamole insieme.
Frittelle di zucchine e piselli
Ingredienti per circa 18 frittelle
200 gr zucchine
150 gr piselli
100 gr farina 00
3 uova medie
4 cucchiai parmigiano grattugiato
½ bicchiere di latte (120 ml circa)
½ bustina lievito in polvere per torte salate
Sale q.b.
Olio di semi per friggere
Cuocere i piselli al vapore per circa 15 minuti, finché saranno cotti, ma al dente. In alternativa lessarli.
Lavare e asciugare le zucchine, eliminare le parti terminali e ridurle in scaglie con l’aiuto di una grattugia.
Unire le due verdure. In una ciotola sbattere le uova con una frusta, fino ad ottenere un composto liquido e omogeneo, unire il latte e mescolare. Aggiungere la farina setacciata con il lievito e continuare a sbattere con la frusta, per eliminare eventuali grumi. Unire anche le verdure, il parmigiano e un pizzico di sale secondo vostro gusto.
Mescolare per rendere il composto omogeneo. Se dovesse risultare troppo liquido, aggiungere un po di farina.
In un tegame capiente e dai bordi alti, scaldare l’olio e friggere le frittelle versando l’impasto con un cucchiaio, calcolare un cucchiaio colmo per ogni frittella.
Quando saranno gonfie e dorate, scolare le frittelle di zucchine e piselli su carta da cucina. Servire calde.
ma che buone! mannaia ma proprio oggi mi dovevo rimettere a dieta! non si può sentire una foodblogger a dieta ahahahahah
Grazie Eva, benvenuta. Hai ragione, cucinare le cose buone che fai tu e non poterle mangiare, deve essere una tortura! 😀