
I Gathulis sardi al formaggio sono degli anelli fritti saporitissimi, a base di patate, farina di semola e formaggi ovini. Tipici dei paesi ogliastrini e barbaricini dell’entroterra e della costa orientale, si cucinano tutto l’anno, estate e inverno. Un tempo costituivano un pasto unico, o una sorta di primo piatto. Adesso va di moda servirli come antipasto, anche se in realtà sono molto nutrienti per poter essere considerati tali.
Ma in ogni caso bisogna assolutamente provarli, se si sceglie di andare in vacanza nelle splendide località dell’Ogliastra. Oppure tentare di farli in casa, perché non sono una preparazione complicata. Ma per la sua buona riuscita, bisogna seguire alcuni accorgimenti e utilizzare i giusti ingredienti.
Patate farinose, prima di tutto, perché non rilasciano troppo amido e non rendono l’impasto appiccicoso.
Un mix di due formaggi: pecorino stagionato e casu fisciu. So che alcune località e famiglie li preparano solo con quest’ultimo. Io seguo la ricetta che ho imparato da mia madre. E lei ha sempre messo i due tipi di formaggio. Questo, a mio parere, li rende di gran lunga più buoni.
Altra cosa importante, è usare semola rimacinata di grano duro, anche per lo spolvero, perché è ciò che conferisce la giusta fragranza ai gathulis. E infine, usare strutto per friggerli, non olio, perché così avranno la crosticina esterna asciutta, senza sentore di fritto.
N.B. Se desiderate provare i Gathulis sardi al formaggio, ma non trovate il casu fisciu, utilizzate la feta greca. Ma tenete presente che quest’ultima ha un gusto più neutro e delicato, rispetto al primo.
Provate anche sa coccoi prena
Gathulis sardi al formaggio
Ingredienti per 46 gathulis (6 porzioni circa)
600 g di patate a polpa asciutta e farinosa
400 g di semola rimacinata di grano duro
150 g di formaggio sardo casu fisciu (simile alla feta greca)
100 g di pecorino sardo stagionato
1 cucchiaio d’olio extravergine di oliva
½ cucchiaino scarso di sale
500 g di strutto per friggere
Farina di semola per lo spolvero
Fate bollire le patate con la buccia, scolate e fatele freddare completamente, prima di maneggiarle. Se possibile, organizzatevi in tempo e cuocetele con alcune ore di anticipo. Le patate si dovranno asciugare per bene e perdere la consistenza collosa dell’amido.
Dopo di che pelatele e schiacciatele con la forchetta, o l’apposito arnese, quindi trasferitele dentro un’insalatiera.
Nel frattempo, grattugiate anche i formaggi. Sconsiglio di tritarli al robot perché resterebbero granulosi, abbiate la pazienza di usare la grattugia, anche per il casu fisciu.
Metteteli insieme alle patate, aggiungete l’olio e mescolate. Ora unite la farina di semola, un po’ alla volta, e mescolate, valutando quanta ne serve. L’impasto dovrà avere una consistenza morbida, ma comunque lavorabile con le mani. Assaggiatene un pizzico e aggiustate di sale.
Formatura e cottura dei gathulis
Cospargete la spianatoia con un velo di semola rimacinata. Prendete un pezzo di impasto alla volta e stendetelo con le mani, formando un cordoncino spesso circa 1 cm. Ricavatene dei pezzi lunghi circa 18/20 cm e unite le due estremità, per formare degli anelli allungati.
Mettete lo strutto in una padella dai bordi alti, fatelo sciogliere e scaldare a temperatura moderata. Non dovrà essere troppo caldo, per non bruciare i gathulis all’esterno.
Metteteli un po’ alla volta, lasciando lo spazio per girarli senza rovinarli. Fateli cuocere e dorare, quindi tirateli fuori e mettete a sgocciolare su carta da cucina.
I gathulis sardi al formaggio sono buoni anche il giorno dopo, ma vi assicuro che finiranno in un baleno.
Seguitemi anche su Instagram