
Torta salata con scarola e pane raffermo, ovvero cucina del riciclo e rispetto per il cibo. Argomenti più che mai attuali e di cui si parla sempre più spesso, per fortuna. Perché con il recupero degli alimenti si possono preparare pietanze gustosissime, evitando gli sprechi. Ad esempio, una torta salata, dove le verdure di stagione possono essere amalgamate a uova, parmigiano e pane casereccio raffermo. Ma anche pietanze più prelibate, non dimentichiamo che piatti delle festività, come gli agnolotti, sono nati per nobilitare gli avanzi. Fino a qualche decennio fa, quest’abitudine rappresentava la normalità, perché il cibo era considerato sacro e il compito della massaia era cucinare per la famiglia e far quadrare i conti.
Attualmente, nonostante la grave crisi economica, si assiste spesso a delle scene ignobili. Ho l’impressione che alcuni gettino il cibo per sembrare più benestanti di ciò che sono in realtà, o per paura di essere considerati, altrimenti, poveri. E anche in circostanze in cui l’eccedente potrebbe essere donato, si preferisce buttarlo. E’ ciò che fa solitamente una panetteria del mio quartiere, che ogni mattina getta nel cassonetto diverse decine di kg di pane, pizza, focacce e brioche del giorno prima. Un giorno alcuni sacchetti si sono rovesciati dal cassonetto troppo pieno e il marciapiede era ricoperto di panini. Mi chiedo come si faccia a non provare vergogna. La realtà è che buttare il cibo è un insulto nei confronti di se stessi, oltre che verso le persone che patiscono la fame.
Pur essendo nata in un periodo storico di relativo benessere, ho imparato fin da piccola che buttare un pezzo di pane è un’onta e non ricordo di aver mai visto qualcuno farlo, nella mia comunità. Forse abbiamo davvero bisogno di toccare il fondo, per imparare di nuovo ad apprezzare ciò che abbiamo.
Ma torniamo alla torta salata. Ho utilizzato scarola, che adoro, ma ci sono tante altre verdure con cui, eventualmente, sostituirla. A partire da broccoli e cavolfiori, alle cime di rapa, oppure spinaci. Se vi piace una torta più soda e consistente, potete anche aumentare le dosi del pane: filone, pagnotta, panini, qualsiasi qualità va bene.
Torta salata con scarola e pane raffermo
Ingredienti per 4 persone (teglia da 20 cm di diametro)
500 g di scarola
70 g di pane casereccio raffermo
30 g di parmigiano grattugiato
2 uova grandi
2 cucchiai d’olio extravergine di oliva
1 spicchio d’aglio
4 foglie di basilico
1 cucchiaino raso di sale
1 pizzico di pepe
Olio e pangrattato per la teglia
In un tegame scaldate dell’acqua e immergetevi il pane raffermo. Lasciatelo a bagno finché sarà gonfio, quindi eliminate la crosta, strizzatelo e passatelo al robot. Lavate la scarola, fatela gocciolare con cura e tagliatela a pezzi. In un tegame scaldate l’olio e fate dorare l’aglio, unite la scarola e il sale, mescolate e coprite. Fate cuocere per circa 20 minuti a fiamma bassa, dopo di che spegnete e fate freddare. Tritate la scarola a coltello, o con il robot, evitando di frullare completamente.
Mettetela in una ciotola, aggiungete il pane, il parmigiano, il basilico spezzettato, le uova e un pizzico di pepe. Amalgamate tutti gli ingredienti con un cucchiaio. Ungete la teglia e cospargetela di pangrattato, versatevi il composto e livellate.
Cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa 30 minuti. Con uno stecchino controllate che sia soda all’interno e sfornate.
La torta salata con scarola e pane raffermo è buonissima calda, ma si mantiene gustosa sino al giorno dopo.