
Una pietanza rustica che trova origine nelle comunità agropastorali barbaricine, la Zuppa del pastore nasce dall’esigenza di utilizzo del pane raffermo e del consumo di un pasto caldo durante le fatiche stagionali nei campi e la tosa degli ovini. In queste circostanze, a conclusione del ciclo di lavori, un animale veniva sacrificato per il pasto dei lavoranti, gli uomini arrostivano le carni davanti al fuoco, le mogli preparavano un ricco bollito con carni miste. La zuppa del pastore veniva cosi preparata bagnando il pane raffermo con il brodo caldo e insaporendolo con sugo di pomodoro appena fatto, foglie di basilico e abbondante pecorino grattugiato.
La zuppa del pastore viene servita tuttora nelle famiglie fedeli alle proprie tradizioni e costituisce uno dei piatti più semplici e genuini della tradizione culinaria della regione Sardegna.
Zuppa del pastore
Ingredienti per 4 porzioni
500 gr pane raffermo a fette
400 gr sugo di pomodoro semplice
½ lt circa brodo di carne
200 gr pecorino grattugiato
1 mazzetto di basilico
Versare un mestolo di sugo sul fondo di una tegame di terracotta, o una teglia, disporvi sopra alcune fette di pane, bagnare il pane con il brodo caldo (non inzupparlo completamente), distruirvi abbondante pecorino, foglie di basilico e ancora qualche cucchiaio di sugo.
Continuare a fare degli strati di pane, bagnandolo ogni volta con il brodo e aggiungendo pecorino, basilico e sugo, finchè tutto il pane sarà terminato.
Passare la zuppa del pastore per 5 minuti nel forno caldissimo, con grill acceso, per far gratinare la superficie.